SULMONA – “Comunichiamo che la Marelli Suspension Systems Italy SpA deve procedere alla sospensione temporanea dell’attività lavorativa fino al 13 maggio del personale dello stabilimento di Sulmona con richiesta d’intervento del trattamento dell’integrazione salariale a favore dei lavoratori sospesi”. Questa la lettera che la Magneti Marelli ha inviato ai sindacati.
“La causa di tale sospensione è da ascriversi all’attuale emergenza epidemiologica Coronavirus – continua la missiva – Per il suddetto periodo sono interessati alla sospensione tutti i 571 lavoratori, 511 operai e 60 impiegati dello stabilimento di Sulmona”.
Non è escluso, però, che per il collegamento a doppio filo con Sevel (che dovrebbe restare chiusa fino a fine mese) tornino a lavoro una ventina di operai, su cui le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm e Uglm chiedono di applicare la rotazione.
“Nel suddetto periodo o in parti di esso potrà essere comandato al lavoro il personale necessario in relazione a eventuali specifiche esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali anche connesse alla situazione emergenziale in atto nonché alla salvaguardia degli impianti – aggiunge l’azienda – tale personale riceverà da parte aziendale comunicazione individuale”.
La decisione dell’azienda è legata alla riduzione della domanda e all’inasprirsi delle misure di sicurezza in tutta Europa.
“Alla luce della riduzione della domanda da parte dei clienti, del rafforzamento delle misure da parte dei governi in Europa e con l’obiettivo di continuare ad assicurare la tutela dei dipendenti, Marelli ha deciso di sospendere temporaneamente le attività produttive anche nella maggior parte dei propri stabilimenti europei – spiega l’ufficio stampa milanese dell’azienda – L’interruzione della produzione è stata già disposta, con l’eccezione di alcuni casi locali in cui le attività continueranno a regime ridotto”.
La questione è stata al centro di una lunga tele conferenza ieri pomeriggio tra azienda e sindacati, in cui è tornato il sereno, con le parti sociali, che hanno ritirato iniziative di protesta, inviti a non andare a lavoro e scioperi grazie all’accordo di 9 settimane di cassa integrazione speciale per il Coronavirus.